MONSELICE CROCEVIA DEI CAMMINI
Il territorio del Veneto è crocevia tra i paesi del Mediterraneo e quelli del Nord Europa, nonché la porta storica d’ingresso al mondo orientale.
Le vie aperte per motivi commerciali in epoche antichissime, come ad esempio la via dell’ambra dal Baltico a Venezia, o le vie consolari di epoca romana, con l’avvento del Cristianesimo divennero anche vie privilegiate di pellegrinaggio. La via Francigena e le cosiddette vie Romee erano percorse in epoca medioevale dai pellegrini diretti alla tomba di San Pietro. La via Francigena apriva un corridoio che univa Roma all’Europa occidentale prevedendo soste nelle città e presso le abbazie più importanti sfiorate dal lungo cammino. La via Romea toccava Venezia, Padova, Ravenna e proseguiva attraverso i passi appenninici per giungere rapidamente fino alla città eterna. La presenza a Padova della tomba di uno dei santi più amati del cristianesimo, Sant’Antonio, ha inoltre aperto un altro frequentatissimo percorso devozionale, il Cammino di Sant’Antonio.
In questo contesto Monselice, oggi come allora, si annovera come tappa imprescindibile per coloro che hanno deciso di intraprendere l’esperienza del pellegrinaggio; un viaggio devozionale nei luoghi sacri dove lo spirito si avvicina al trascendente attraverso pratiche di penitenza e meditazione.
Il Santuario giubilare delle Sette Chiese
Nel luglio del 1605, Pietro Duodo riuscì ad ottenere da papa Paolo V la facoltà di erigere sei cappelle con la concessione, in via del tutto esclusiva, delle stesse indulgenze accordate ai pellegrini che si recavano in devoto pellegrinaggio alle sette basiliche maggiori di Roma. I Duodo incaricarono due artisti tra i più rinomati del tempo per eseguire il Santuario; per l’aspetto architettonico Vincenzo Scamozzi, per quello pittorico Jacopo Palma il giovane e Carlo Giovanni Loth. L’Oratorio di San Giorgio è la meta del pellegrinaggio al Santuario giubilare delle Sette Chiese. Qui sono conservate le spoglie di alcuni martiri, tra i quali San Valentino, traslati dalle catacombe di Roma.
Ogni anno, la Via Sacra, è al centro di uno dei principali eventi di Monselice; nel giorno di San Valentino, che si celebra il 14 febbraio, migliaia di persone accorrono all’Oratorio per ricevere la “chiavetta d’oro” benedetta. San Valentino, infatti, è qui invocato come il santo che protegge dal mal caduco, detto anche mal di San Valentino (epilessia).
Il Convento di San Giacomo
Situato in via Garibaldi, il convento è stato uno tra i più importanti centri religiosi di Monselice. L’originario ospizio monselicense di San Giacomo, fondato il 6 marzo 1162 per accogliere e sfamare i pellegrini in transito per Monselice, si trasformò successivamente in monastero benedettino raggiungendo un notevole sviluppo nel XIII secolo, per passare ai francescani nel 1677.
Museo di San Paolo: il ritratto di San Francesco d’Assisi
Il Complesso Monumentale San Paolo rappresenta la storia millenaria della città di Monselice. Dal 1985 al 2006 è stato oggetto di diversi interventi di manutenzione e scavo archeologico, che hanno portato alla luce i resti di un antico edificio sacro databili intorno al VII secolo. Oggi il Complesso Monumentale San Paolo è stato trasformato in Museo della Città di Monselice. Durante i restauri sono state recuperate alcune piccole porzioni di affreschi. La peculiarità di quelli della cripta è che si tratta della prima rappresentazione nota in Veneto di San Francesco; il frate è ritratto a figura intera, con i segni delle stigmate e un libro in mano.
L’affresco venne realizzato nel 1250 da maestranze locali influenzate dallo stile bizantino.
Il Cammino di Sant’Antonio
Il Cammino di Sant’Antonio collega Padova a La Verna e ripercorre alcuni dei luoghi tra i più importanti della vita di Sant’Antonio da Padova. “Il miracolo della donna di Monselice”, narrato nella bolla di canonizzazione del Santo, vede la città di Monselice una delle tappe del Lungo cammino. Il Cammino prevede, inoltre, una breve tappa aggiuntiva conosciuta come l’Ultimo cammino, un tragitto di 24km (da Camposampiero a Padova) che ripercorre l’ultimo viaggio compiuto da Sant’Antonio poco prima di morire.
Romea Strata
La Romea Strata ricalca l’antico sistema di vie che dal nord-est d’Italia si dirigevano a Roma lungo la strada Romea, la principale via attraversata dai pellegrini medievali che giungevano dalle Alpi Orientali e da Venezia. Il percorso è suddiviso in 9 tratti, per un totale di 1300km, i cui nomi richiamano i territori e le antiche vie percorse.
Via Romea Germanica
L’itinerario romeo per i pellegrini provenienti dai paesi dell’Europa centro-settentrionale è la via Romea
Germanica. Un cammino che attraversa tre diversi Paesi: Germania, Austria e Italia. Da Augusta, dove fu definito lo scisma del 1517 a Trento, città della Controriforma; da Padova, indissolubilmente legata a Sant’Antonio, alla Ravenna ortodossa in epoca Bizantina. Per finire a Roma, sede del Soglio Pontificio.
Via Illirica-Altinate
Via di transito dell’Est Europa (antica Pannonia) che arriva fino a Padova per poi interrompersi a Monselice. Da qui è possibile ricongiungersi con altri cammini tra cui la via Francigena, per raggiungere Roma, percorrendola a ritroso in direzione del nord Europa, si ricongiunge al Cammino di Santiago di Compostela.
Timbri per le credenziali dei pellegrini
Monselice è città giubilare per la presenza del Sacro Monte con il Santuario giubilare delle Sette Chiese. E’ situata sul Cammino di Sant’Antonio, sulla via Romea Germanica, sulla Romea Strata, sul tracciato delle antiche vie romane di collegamento con il nord Europa.
Sono disponibili due timbri per le credenziali: uno raffigura la croce/spada/giglio jacopea e la conchiglia sovrastata dalla croce dei Templari riprodotta nel sigillo medievale della comunità templare di Monselice, l’altro raffigura un pellegrino e i quattro principali monumenti e luoghi che rappresentano la storia della Città della Rocca: l’antica Pieve di Santa Giustina, la chiesa di San Giacomo, la Porta Romana e l’Oratorio di San Giorgio.